giovedì 4 settembre 2014

Bianca e leggera ma poi Nera, come il petrolio.

Non so cosa mi abbia spinto a scrivere su questo blog.
ma...

E' stato Pi, si.. forse non Pi, forse Richard Parker o forse unicamente il mio fortissimo bisogno di scrivere per la prima volta in formato digitale, dopo tanti anni che lo faccio su di un foglio che poi finisce nel mio dimenticatoio o in qualche cassetto e poi buttato alla prima pulizia di primavera.

Non ho bisogno che qualcuno commenti quello che scrivo, non sò di cosa io abbia bisogno...
Forse vorrei scrivere come sempre, nella maniera di sempre, distratta per un pò e poi altrettanto distante, ma quando inizia una crisi ho bisogno di scrivere e la carta si mi piace ma non mi basta.

Dove sono, cosa sono e perchè... e ho anche il sospetto che non sia un buon esempio ma,
la crisi è tutt'altro che folle, se fosse un mio personale momento in cui devo sprigionare quello che la mia emotività sente? Magari,penso, a qualcuno queste mie crisi  potrebbero piacere, leggendo le mie parole nate da uno stato malinconico, euforico, singolare e del tutto personale...

Non ho nemmeno bisogno di lettori mi dico,  ma il blog nasce anche per questo, io scrivo poi qualcuno legge e forse commenta e dunque penso " Le mie parole sono state lette", ma quando io rileggo quello che sulle mie pagine scrivo, le stesse parole vengono lette quindi dovrebbe bastarmi così.

No non mi basta ecco.

Ho 23 anni e amo perdermi nell'aria fresca e energizzante della natura,
poi ricado per  sperdermi, come fossi una macchia nera di petrolio, nel mare dei miei vari pensieri che, appena si fanno contrastanti, creano onde vibranti e nervose che mi destabilizzano dimenticando per un momento quella bella sensazione di freschezza, chiarezza e limpida energia in cui  inizialmente e volontariamente mi perdo.

Questa è una mia consueta abitudine, sentirmi leggera e in sintonia con il movimento naturale della Terra e ritrovarmi poi un attimo dopo intossicata e sporca, potenzialmente nociva per chi mi sta vicino di rabbia o opposta apatia.

Sorrido, amo sorridere.
Quello che più mi piace sono i gesti e le persone puramente amorevoli.
Un abbraccio per me è ancora difficile da dare, ma amo quando qualcuno amichevolmente me lo offre e mi travolge d'affetto.
Piango molto di più quando vedo amore e sensibilità, piango di felicità e poi cado nella tristezza di vedere ancora in questo mondo Odio e Disprezzo.
Dopo esser caduta mi riempio ancor di più di rabbia per non esser ancora riuscita a cambiare questa mia propensione personale incazzosa alla realtà delle cose.

Amo la frase, Io sono il problema e Io sono la soluzione,
sarà forse per questo che mi arrabbio facilmente con me stessa, probabilmente mi dò troppe colpe e non dovrei fissarmi così troppo.
Potrei solamente accettare la realtà per quella che è e cercar di far fiorire la mia amorevolezza,
forse quando sarà fiorita potrò aiutare a far fiorire quella di qualcuno che come me ne ha bisogno.


Buona serata.

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