giovedì 6 novembre 2014

Interminabile pioggia di lacrime

Novembre è sempre stato uno dei mesi che personalmente ritengo più profumato, intenso e penetrante come la sua umidità.

Le giornate di certo non sono le più lunghe nè le più calde ma, quella nebbiolina grigio chiara, bassa e che si muove fra gli alberi e i marciapiedi sempre mi incuriosisce, è misteriosa, silenziosa.

Come la neve che silenziosamente abbraccia creando un'atmosfera da favola, la nebbia misteriosamente scorre fra le vie delle città con qualche primo profumo di camino acceso e legna, o di bosco, meraviglioso!

Siamo ai primi giorni di novembre ma questa volta la pioggia mi sembra diversa.
In gallizia l'anno scorso ha piovuto per un mese di fila, ma essendo la normalità, mi ci ero fatta l'abitudine; a questa pioggia non riesco a non pensarci.

Con qualche tuono incazzoso, scende interminabile, velocissima, allaga e ricopre città intere.
Non posso fare a meno di scrivere che vedo questa pioggia come lacrime di questo caro mondo.
L'interminabile sfruttamento di questo pianeta, dando scarsa e nulla importanza alle sue conseguenze, non poteva che generare una reazione istintiva della natura stessa.
Lei che insegna con il suo ritmo e il suo perfetto equilibrio, quanto sia indispensabile e necessario rispettare i tempi e i ritmi naturali delle cose; lei non è stata ascoltata.

E ora piange, disperatamente, tra le sue nuvole pensierose e i suoi tuoni determinati a farsi sentire...

Se proprio proprio nella pioggia non vedete le sue lacrime pensate a lei come la padrona di casa, che può decidere da un momento all'altro di sfrattarci a tutti quanti...




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