martedì 21 aprile 2015

Il profondo significato delle strisce pedonali


Vi dico io,
le strisce pedonali hanno un profondo significato, provate a pensarci.

Sono lì per indicare il punto esatto per passare da una parte all'altra della strada senza, si spera, esser tirati sotto dalla foga delle macchine di città.

Ma non solo!

Dipende tutto da come le si affronta...

Se siamo pedoni e continuiamo ogni volta ad aspettare ore prima che qualche benevole autista si fermi quando poi a nostra volta ci tocca guidare, poche sono le probabilità di esser spinti dalla gentilezza per fermarci e lasciar passare chi ne ha bisogno...

ed ecco spiegato il botta e risposta:

"ma come mai non ti sei fermato per farla passare?
"perchè quando devo passare io nessuno si ferma"

se invece molto più spesso ci ritrovassimo a dover rimanere solo qualche secondo ad aspettare per poter calpestare le strisce bianche e superarle, molto più facilmente la gentilezza e l'altruismo potrebbero invaderci.

"ma guarda te finalmente una persona gentile che mi fà passare!"

E così,secondo me, gira tutto:
ad ogni azione positiva non si può che generare un'altrettanta vibrazione positiva che poi può dar luogo a atti e modi di essere e di vivere benevoli e sereni.

Dunque, proviamoci dai, quando possibile facciamo passare sta povera gente fermandoci per qualche minuto magari troviamo qualcuno che ci ringrazia anche con qualche sorriso!!

E se proprio siete di fretta e per voi, quello di fermarvi, è uno sforzo enorme, fate finta che dietro a alla zebra stampata sul cemento ci siano questi 4!
Non li fareste passare?





Sorrisi, buone azioni e gentilezza fanno bene alla salute! fateci uso!
Stay positive!!




venerdì 17 aprile 2015

Dal letame nascono i fiori...


Ieri ho avuto un pensiero che ritengo diverso da tutti quelli avuti nelle ultime 48 ore.
Mentre ho piantato le prime piantine nell'orto, porri, melanzane e pomodori, pensavo a come tutto nasce dalla terra ( un genio, mi direte :D  )

Ho riflettuto sulla magia che permette a ciò che lì si ficca di crescere, trasformarsi, evolversi.
Mettere le mani di prima mattina tra la terra era qualcosa che non provavo da piccola e le emozioni che ho percepito hanno fatto partire un vagone pieno di pensieri sul binario cuore-mente.

La terra,che per renderla più preziosa ci si butta la cosa ritenura più sporca e puzzolente, è capace di dare la vita ad un seme e renderlo vivo.

La terra è vita,eppure, quando si parla di morte non la si ritiene adeguata ad ospitare la nostra anima, ritenendo evidentemente la prima troppo sporca.

L'anima da sempre vola verso l'alto, quando mandiamo un bacio a qualche nostro caro che non c'è più la mano è rivolta verso il cielo che riteniamo la sede del posto più azzurro,limpido,pulito: il paradiso.

Ma, mi dico, perchè prorio lassù e non quaggiù?
certo, l'azzurro è il colore della purezza che si sposa perfettamente con il bianco delle soffici nuvole e il cielo dall'alba al tramonto ci offre sensazioni magnifiche,,, ma la terra?

Lavorando nell'orto infatti ci si ritrova subito a riflettere sul significato profondo che può esserci ponendo l'attenzione a tutto il ciclo vitale e la storia di un piccolo seme che si adagia sulla terra.

E non è,appunto, qualcosa di magico? e la magia che si crea sotto i nostri piedi non potrebbe essere il luogo più fertile dove dalla nostra morte possa trovare rinascita?

Da piccola amavo ascoltare le favole ma non ci credevo e non volevo crederci; a scuola amavo la filosofia detestanto la logica ed ora non escludo nessuna teoria o idea, specialmente se prodotta dalla mia personale esperienza. Appunto per questo, dopo aver creato da un piccolo pezzo di terra un mio orto personale affermo con certezza che l'idea, un giorno, di ritornare parte del ciclo vitale terreno non mi spaventa e anzi, la ritengo molto più sensata rispetto ad un possibile futuro come inquilina in un posto, chiamato paradiso, dove tutti dal basso ti mandano baci e tu dall'alto non puoi nemmeno ricambiarli.

Tutto questo per dire, non sò se lo si è capito, che amo la terra e la sua immensa arte creativa che da sempre popola il mondo e a cui dovremmo riconoscere il valore più alto, di nascita e resurrezione.

come dice De Andrè 

Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i FIORI.

Chi non ha un orto, trovi la possibilità, almeno, di coltivare una piccola piantina e capirà le emozioni e il valore che può dare alla giornata e non solo! ;)

Buon week end a tutti